Bosch digital fuel twin: un passo in avanti

E’ disponibile il software Bosch digital fuel twin che permette di certificare l’uso dei carburanti sintetici rinnovabili misurando anche le impronte rilasciate da ogni rifornimento in termini di “Life cycle assessment”. Un contributo concreto per superare quegli estremismi ambientali che vorrebbero il futuro dei mezzi di trasporto, delle macchine industriali e di quelle agricole basato solo sull’elettrico

Bosch Digital fuel twin

Secondo l’estremismo ambientalista più bieco e ottuso, dal 2035 in poi non ci dovrebbe più essere alcuna macchina di nuova produzione azionata mediante soluzioni che non siano di tipo elettrico. Un assurdo che sta causando non pochi danni alle industrie di settore europee, che sicuramente darà luogo a non pochi problemi sociali ed economici e che proprio per questo le menti più aperte e raziocinanti dell’Unione stanno cercando di superare permettendo l’uso dei motori endotermici anche dopo il 2035 purché alimentati con combustibili sintetici, prodotti mediante fonti rinnovabili e avulsi dal rilascio di impronte di carbonio. Su tratta di prodotti già in commercio in diversi Paesi del Nord-Europa il cui utilizzo dipende da una libera scelta del consumatore e che non viene certificato.

Proprio a quest’ultimo aspetto guarda ora un software messo a punto da Bosch e denominato “Digital Fuel Twin” che, una volta installato a bordo macchina, registra l’uso di carburanti a basso impatto climatico documentando la riduzione delle emissioni di anidride carbonica indotte da questi ultim rispetto a un combustibile di derivazione fossile. “Digital Fuel Twin” permette quindi alle aziende di dimostrare l’impiego di carburanti sintetici rinnovabili fornendo la prova delle quantità e dell’impronta di carbonio del carburante utilizzato per ogni veicolo, dati che possono essere usati nei report aziendali vuoi per rispettare gli obblighi di rendicontazione attuali vuoi quelli futuri.

Bosch digital fuel twin

Il software inoltre traccia in modo affidabile tutte le fasi climaticamente rilevanti di un carburante, dalla produzione all’uso finale, passando per la catena di fornitura e ciò mediante la creazione di una banca dati cui accederebbero sia i produttori dei carburanti sintetici rinnovabili sia le aziende che li utilizzano così da conoscere quanta parte di carburanti è stata acquistata e in quale momento. “Digital Fuel Twin” elabora tutti questi dati e se le indicazioni temporali e le quantità coincidono coi registri delle aziende e con i dati registrati da pompe e sensori nei punti di trasferimento emette le relative certificazioni. Il software è attualmente in fase di test in collaborazione con numerosi attori lungo l’intera catena di approvvigionamento del carburante e sta anche sostenendo una prova a livello europeo mediante una flotta di veicoli che si muovono utilizzando solo carburanti sintetici rinnovabili presso stazioni pubbliche.

Entro l’anno la decisione

L’Unione Europea dovrebbe decidere circa le future possibilità di utilizzi dei combustibili sintetici già a breve essendo questi ultimi già commercializzati in oltre cinque mila stazioni di rifornimento europee la maggior parte delle quali ubicata in Germania, Svezia e Olanda. Sono disponibili sia quali gasoli “Hvo 100” sia quali benzine “E85” e in entrambi i casi si tratta di prodotti derivanti da materiali di origine vegetale. Dunque non rilasciano anidride carbonica aggiuntiva nell’atmosfera. “Hvo 100” é ottenuto da oli vegetali idrotrattati e riciclati, da oli esausti e da residui vegetali. Complessivamente e considerando le emissioni di anidride carbonica del carburante stesso più quelle generate durante la sua produzione la riduzione delle emissioni di anidride carbonica può raggiungere anche il 90 per cento rispetto al corrispondente derivato dal petrolio greggio.

Titolo: Bosch digital fuel twin: un passo in avanti

Autore: Redazione

Related posts